Mancano le quote mensili di alcuni giocatori della Virtus Basket Aprilia, in 8 fuori squadra. “La decisione, scrive il gruppo in una nota stampa, è stata comunicata direttamente dal presidente della società, Roberto Lupelli, il quale ha informato gli atleti che non avrebbero più potuto prendere parte alle attività della squadra, lasciandoli di fatto senza possibilità di proseguire la stagione”. Uno strappo che ha sconvolto il mondo cestistico locale. “La motivazione, aggiungono, fa riferimento al mancato pagamento della retta annuale. Gli atleti, che hanno sempre rappresentato con impegno e dedizione la Virtus Basket Aprilia, si sono detti profondamente amareggiati e offesi dalla decisione, soprattutto considerando che all’interno della stessa società vi sono giocatori retribuiti, mentre a loro è stato richiesto il versamento della quota per poter continuare a giocare. Questa disparità di trattamento ha generato grande indignazione e solleva interrogativi sulla gestione della società e sui criteri adottati per determinare chi debba contribuire economicamente e chi, invece, riceva compensi. A rendere ancora più amara questa situazione è la delusione degli otto atleti, che sin dall’inizio della loro esperienza nel mondo del basket hanno sempre vestito i colori della Virtus Basket Aprilia. Dopo anni di impegno, sacrificio e crescita all’interno del vivaio della società, si ritrovano ora esclusi senza preavviso, privati della possibilità di continuare a giocare con la squadra con cui sono cresciuti. Una decisione che non solo li lascia senza un’opportunità sportiva, ma mina anche il senso di appartenenza e fiducia nei valori che lo sport dovrebbe trasmettere. A rendere il tutto ancora più grave è la scorrettezza della società nel sollevare questo problema a campionato quasi terminato, precludendo così ai ragazzi ogni possibilità di trasferirsi in altre squadre e continuare a giocare. Questa scelta ha compromesso irrimediabilmente il loro percorso sportivo, ponendo fine alla loro stagione senza dare loro alternative. Una situazione che colpisce i sogni e le aspettative di giovani atleti che hanno investito anni di impegno e passione in questo sport, con la speranza di costruirsi un futuro nel basket. Questa vicenda pone una questione di principio importante: quale valore viene dato allo sport e al rispetto per gli atleti, quando decisioni gestionali vengono prese senza considerare l’impatto umano e professionale sui ragazzi coinvolti?”. Il chiarimento della società è arrivato a stretto giro di posta: “Sui recenti provvedimenti che la A.S.D. Virtus Basket Aprilia ha preso in merito al roster della Serie C unica, è opportuno ripercorrere i fatti e le motivazioni. A giugno 2024 la Federazione ci comunica la possibilità di presentare la domanda di ripescaggio in serie “C unica”, ciò in virtù della storicità e serietà della nostra Associazione, che è attiva dal 1978 grazie ai tanti appassionati che gli hanno dedicato tempo e risorse. La domanda viene accettata e comunicata ufficialmente alla metà di luglio. Dopo un’attenta valutazione tra società e coach, ci siamo posti la domanda: – con quali giocatori affrontare il nuovo e più impegnativo campionato? – ingaggiamo atleti esterni per competere più tranquillamente? La decisione è immediata e convinta verso un netto NO! Affronteremo la competizione con i nostri ragazzi, dandogli la possibilità di cimentarsi in un campionato di alto livello, rischiando sportivamente, ma dando loro una grande occasione di crescita. In estate vengono sostituiti 3 giocatori, senza sconvolgere il roster. Abbiamo l’età media più bassa del campionato e poiché crediamo nelle doti tecniche dei nostri atleti, decidiamo di investire risorse in attrezzature per la palestra rinnovata, ingaggiamo una preparatrice fisica che è presente tutti i giorni, un nutrizionista per promuovere una corretta alimentazione ed una macchina spara palloni per gli allenamenti. Riconfermiamo il coach che, nonostante avesse tante richieste da altre società, crede fortemente nel nostro progetto. La Virtus Basket Aprilia, come tutte le società, si sostiene grazie alle quote degli iscritti, agli sponsor e al finanziamento da parte dei Soci. Il regolamento dell’Associazione prevede che, fino all’età dello svincolo fissata a 21 anni, l’atleta versi una quota per i servizi che riceve. Come negli scorsi anni abbiamo fatto riunione col gruppo ribadendo la regola dal 5 luglio 2024 (quando ancora ci spettava la partecipazione alla serie DR1), poi a settembre, novembre, gennaio e più volte nel corrente mese di febbraio 2025. Purtroppo i ragazzi si sono opposti categoricamente nonostante fossero consapevoli delle possibili conseguenze. Visto il loro netto rifiuto di rispettare le disposizioni societarie, ci siamo visti costretti a lasciarli fuori rosa per salvaguardare tutti i tesserati, dai più piccoli ai più grandi, che regolarmente ottemperano al pagamento delle quote. Abbiamo dovuto, pertanto, tesserare dei giocatori esterni, cosa che avremmo potuto fare, ma si è scelto di non fare, già a settembre dello scorso anno senza dare la possibilità ai nostri atleti “apriliani”. Quando offri strutture e tecnici di livello non e possibile farlo gratuitamente, le professionalità ed i servizi hanno un costo. Ci teniamo a ribadire che un vero sportivo si contraddistingue per il rispetto delle regole, in campo e fuori, anche – se gli spettano – quelle di sostegno economico all’Associazione di appartenenza”.