400 ragazzi, più di venti formazioni da gioco di cui 6 agonistiche e una in seconda categoria. Allenamenti quotidiani e partite tutti i fine settimana. Akkademy Aprilia, società nata tre anni fa dalla passione di Roberto Cavicchioli, Raffaele Triola e Marco Visentini, viaggia a gonfie vele. Facendo il pieno di passione per il calcio, divertimento e spirito di amicizia. “Amiamo questo sport e amiamo insegnare calcio, racconta Roberto Cavicchioli che nel mondo Akkademy sovrintende il settore della scuola calcio, ci piace fare sport e ci piace fare cultura dello sport. Il calcio fatto tutti insieme, dove, fatte salve le peculiarità dei singoli ragazzi, tutti giocano e tutti trovano un posto da occupare.
All’insegna dello stare insieme, dell’educazione e quindi del sano spirito sportivo”. 3 anni di intensa attività, 3 anni di sudore e di palloni calciati con tutta la forza. Sacrifici e tante soddisfazioni. “La nostra società, spiega Cavicchioli, al terzo anno di attività è stata classificata dalla Figc SgS come club di 3° livello (ex scuola calcio elite) certificazione che ci ha riempito di orgoglio. Abbiamo da poco chiuso il primo anno di 4 campionati del settore giovanile (under 14-15-16-17) e per 3 su 4 siamo ai nastri di partenza per campionati regionali. Siamo molto soddisfatti sia sul piano dei risultati sportivi e sia sotto il profilo della crescita dei nostri ragazzi. Lavoriamo tutti insieme ogni giorno senza lasciare nessuno indietro.
Ci piace stare insieme e ci piace il nostro spirito di appartenenza alla società Akkademy ed alla città di Aprilia. Vogliamo dare il nostro contributo allo sport cittadino, vogliamo dare il nostro contributo al calcio cittadino partendo dal basso”. Un lavoro certosino che parte dai bambini di 5 anni fino ad arrivare ai ragazzi di 17. “Vogliamo crescere dei giocatori pensanti e non dei giocatori robot, spiega la formula Accademy Roberto Cavicchioli, non crediamo nel metodo analitico perché da noi i ragazzi sono liberi di poter sbagliare e quindi di crescere. Noi siamo pronti a correggere gli errori ma sempre nel rispetto della personalità del singolo. Non abbiamo esasperazioni tattiche <, crediamo che a certe età sia più importanti potersi esprimere secondo le proprie peculiarità”. Una realtà dunque positiva del territorio, fucina di giovani calciatori. Unica nota stonata che però riguarda l’intero territorio cittadino è quella legata agli spazi da gioco di cui la città di Aprilia è carente da sempre. “Abbiamo grandi difficoltà sotto questo profilo, ammette Cavicchioli, da alcune stagioni facciamo attività al Quinto Ricci all’interno del quale abbiamo riqualificato la zona posteriore. Attendevamo il bando per l’assegnazione della struttura comunale, purtroppo le note vicende politico-giudiziarie hanno un po’ bloccato l’iter. Nel frattempo noi abbiamo iscritto le nostre società ai campionati e una eventuale chiamata del commissario ci troverà sicuramente pronti ad una gestione dell’impianto”.