FISIOTERAPIA ED OSTEOPATIA NELLA DEMENZA ASSOCIATA ALL’ETÀ…. IL RUOLO CRUCIALE DELLA PREVENZIONE

Con l’avanzare dell’età, la memoria soggettiva o oggettiva si riduce significativamente e le persone incontrano difficoltà nelle attività della vita quotidiana e nella vita sociale Molti fattori sono attualmente riconosciuti come fattori che contribuiscono al declino cognitivo. I cambiamenti patologici cerebrali sembrano iniziare molto prima delle manifestazioni cliniche, che si verificano soprattutto in età avanzata. Ciò fornisce un ampio periodo di tempo per implementare strategie di prevenzione che ritardino efficacemente il declino cognitivo e la demenza. Finora non esistono terapie farmaceutiche efficaci per trattare il deterioramento cognitivo. Ma la ricerca scientifica mostra che un intervento multi-ambito che include dieta, allenamento cognitivo e attività fisica può portare miglioramenti significativi delle capacità cognitive e della memoria. Molti ricercatori ritengono che tipologie di attività cognitive come fare cruciverba o giocare a carte aiutano a mantenere un cervello sano, ma serve “qualcosa di più”. LA NOVITA’: imparare qualcosa di nuovo, mai fatto prima. La ricerca ha dimostrato che il cervello non smette mai di cambiare. Questo avviene attraverso l’apprendimento. La plasticità è la capacità del cervello di cambiare con l’apprendimento. I cambiamenti associati all’apprendimento si verificano principalmente a livello delle connessioni tra i neuroni: si formano nuove connessioni e la struttura interna delle sinapsi esistente cambia. Maggiore è la novità, la complessità e la sfida del compito, maggiore sarà il beneficio per le nostre capacità cognitive. Per dare alle persone l’opportunità di svolgere un allenamento estremamente complesso per migliorare le capacità cognitive sono stati elaborati nuovi tipi di allenamento. Negli ultimi anni è stata data molta importanza all’allenamento con compiti doppi (DUAL TASK) motori/cognitivi, ovvero con l’esecuzione simultanea di un movimento attivo (motricità) e di un compito mentale (cognizione). Uno studio ha scoperto che le persone mentalmente intatte tra i 70 e gli 80 anni che si impegnavano in queste attività mentalmente stimolanti(motorio/cognitivo) avevano la metà delle probabilità di sviluppare un lieve deterioramento cognitivo rispetto a coloro che riferivano una minore partecipazione. Un lungo studio è stato effettuato anche sul territorio di Aprilia, dove noi abbiamo proposto l’innovativo metodo di allenamento. Il nostro lavoro scientifico è stato presentato ai congressi mondiali di neurologia e geriatria ed ha registrato diverse pubblicazioni.
Nina Trushkova