Francescotti, la passione per il calcio tra centrocampo e panchina

Una passione infinita per il calcio. Dentro e fuori dal campo. Passione giocata fin da piccolo e passione sulla panchina nel ruolo di educatore calcistico. Fabrizio Francescotti è uno dei nomi importanti del calcio pontino. Centrocampista infaticabile sulla mediana e punto di riferimento per genitori e calciatori sulla panchina. “Come molti bambini della mia generazione ho dao i primi calci al pallone al campo dell’oratorio di San Michele sotto la guida di Don Antonio, racconta Francescotti, il calcio di strada all’oratorio. Quello fatto esclusivamente di divertimento e del piacere di ritrovarsi e stare insieme. Da questo punto di vista Don Antonio è stato il nostro primo educatore sia per quanto riguarda il calcio e le sue regole sia per quanto riguarda la vita. I suoi insegnamenti sono tutt’oggi vivi. Il suo un ruolo importantissimo per la città degli anni ottanta”. L’oratorio della parrocchia San Michele fu la porta principale per il mondo del calcio per diverse generazioni di giovani apriliani. “Terminata la fase del campo dietro la chiesa trascorsi un anno al Centro Sportivo Primavera al campo di via delle Valli. Un anno meraviglioso con la vittoria del campionato provinciale”. Immediato il passaggio fuori da Aprilia. Gli osservatori del Ma.Co.Pi lo portarono al gruppo romano Magliana,Corviale,Pisana. “A Roma trascorsi un anno, racconta Francescotti, poi passai a Campobasso. All’epoca del Campobasso avevo 14 anni e iniziavo a respirare un’aria diversa, un’aria più professionale. Mi avvicinavo ai professionisti”. Il Campobasso militava nella serie B e di giocatori bravi ne passavano tutte le domeniche. “Nella stagione ’89-’90 feci l’esordio in serie C. Un calcio importante dal quale c’era tanto da imparare. Fu un’esperienza formativa e di grandi soddisfazioni”. Purtroppo a fine stagione il Campobasso affrontò una crisi finanziaria piuttosto seria che portò la società al fallimento. Libri in tribunale e società chiusa. “Tornai ad Aprilia per una breve parentesi per poi riapprodare in serie C al Trani. Poi a Cerignola e nuovamente Aprilia questa volta nella società AC Aprilia. In città mi legai molto alla figura di Ivano Tassinari, un presidente ed un uomo importante. Un punto di riferimento non solo per le mie vicende calcistiche”. Francescotti chiude la sua carriera da giocatore a 23 anni. Presto per le sue qualità. Ma apri una nuova fase all’interno del mondo del calcio, quella da educatore calcistico. “Con alcuni amici con i quali condividevamo la passione per il calcio fondammo la Pelota. Una scuola calcio per giovani e giovanissimi. Mi trovai a mio agio perché scoprii che insegnare mi veniva naturale. Un’esperienza bellissima perché vedere crescere dei ragazzi non solo dal punto di vista sportivo è appagante. Lavoravamo all’insegna del divertimento, del rispetto del compagno e degli avversari. Regole e sport. Ci piace così, ci piace lo sport sano”.