Il movimento nasce nel 2007 quando la squadra si chiamava Garibaldina. Nel 2014 il cambio del nome in Aprilia Rugby. Tutto resta più o meno uguale, stessi valori, stesso attaccamento al territorio. Stessa passione e voglia di fare sport in nome del divertimento. Alessandro Martino in qualità di presidente guida il gruppo dal 2008. Oggi il rugby è una realtà consolidata del panorama sportivo apriliano. Il Gruppo si allena e gioca su due campi: il Gianni Rodari in via della Meccanica nel cuore della zona industriale apriliana e l’Orlacchio nel Comune di Lanuvio. Un movimento che negli anni è cresciuto moltissimo tanto da far toccare nella stagione appena conclusa i 170 tesserati. “La pandemia da Covid ha bloccato questa crescita, ricorda il presidente Martino, come per tante realtà del territorio e nazionale il Covid ha bloccano il nostro percorso. Uno sport come il nostro aveva delle grosse difficoltà a potersi esprimere. Dopo quella pausa siamo ripartiti con lo stesso entusiasmo di sempre portando avanti le nostre attività sportive e ricreative. Oggi siamo un gruppo nutrito e affiatato di cui fanno parte non solo gli atleti ma anche le famiglie”. 8 formazioni che vanno dalla squadra dei ragazzi delle scuole medie fino a quella dei più grandi dell’under 18. Under 16, 17 e 18, inoltre, vedono in essere un lavoro sinergico con le realtà di Latina e Terracina. Secondo l’idea l’unione fa la forza, questo meccanismo permette di confrontarsi con le altre realtà del territorio. “Il rugby è uno sport dove non ci si fa male, chiarisce Martino, si tratta certamente di uno sport di contatto, questo non lo nego, ma non ci si fa male. Molti invece considerano a torto il rugby uno sport violento e di confusione. Noi assicuriamo che non è nulla di tutto questo. Per noi, inoltre, è fondamentale il divertimento, la convivenza all’interno dello spazio sportivo come nella vita. Lavoriamo molto sulle regole della nostra disciplina e sul rispetto dell’avversario. Seguiamo attentamente ogni fase dell’allenamento e della partita. La crescita dei ragazzi e delle ragazze è fondamentale e si tratta di una crescita sana. Tra le nostre attività vi è anche il cosiddetto rugby integrato dove sono protagonisti dei ragazzi con spettro-autistico. I ragazzi vengono seguiti singolarmente. Si tratta di un’attività nata dal basso con il confronto con il territorio che ci gratifica molto ”. “Il movimento nazionale negli ultimi anni è cresciuto molto, spiega il presidente Alessandro Martino, è cresciuto grazie soprattutto alla nazionale Italiana rugby ed ai suoi risultati e anche grazie alla copertura mediatica che le partite hanno avuto specie in televisione”. A fine mese inizierà la nuova stagione per i ragazzi del rugby. Risveglio muscolare dopo le vacanze estive e preparazione fisica in previsione della nuova stagione. Il programma prevede subito 3 giorni di ritiro al Bosco Village. “Sarà uno ritiro sportivo che guarderà allo stare insieme e a cementare lo spirito di gruppo e all’aspetto sportivo. Valori che portiamo avanti da quando il movimento rugby apriliano è nato. Da sempre”.