La rilevanza della fisioterapia ed osteopatia nello sport
Fisioterapia ed Osteopatia nello sport sono di fondamentale importanza. Sempre più negli ultimi anni, soprattutto a livello professionistico gli atleti vengono supportati da vere e proprie equipe formata dal medico, fisioterapista, nutrizionista e non di meno il preparatore atletico.
Tali si sforzano di ottenere il massimo equilibrio fra struttura e funzione. Il lavoro del Fisioterapista si basa sulla prevenzione e sul recupero., avendo come obiettivo il mantenimento della salute dell’atleta intesa come equilibrio neuro-muscolo-scheletrico.
Per la prevenzione si passa attraverso trattamenti che vanno al di là della sintomatologia.
Quindi si fà principalmente fronte a patologie di sovraccarico funzionale dove soprattutto ci sono calendari impegnativi che richiedono tempi di recupero sempre minori, i quali si riducono significativamente grazie a tecniche manuali da parte del Fisioterapista ed Osteopata, facendo la differenza sul risultato della prestazione. Così gli atleti ottimizzando la “Biomeccanica” del proprio corpo si sentono più sicuri nell’eseguire una corsa o un gesto tecnico.
Questa è la base per una buona coordinazione muscolare con conseguente riduzione di dispendio energetico, minori tempi di recupero e diminuzione degli infortuni.
In questi termini le terapie manuali permettono all’atleta di poter utilizzare tutte le risorse disponibili in allenamento e in gara.
In caso di infortunio l’intervento manipolativo sull’atleta deve essere tempestivo e rapido. In tal modo si porta ad accelerare la fisiologica tempistica di ripristino di una normale funzionalità fisica.
I trattamenti variano di sport in sport, ognuno di questi richiede un protocollo radicalmente diverso . Stessa differenziazione vale per le caratteristiche dell’atleta, dei sui punti deboli e della sua storia clinica.
Facendo focus sul calcio dove i traumi sono concentrati sugli arti inferiori è considerato sport complesso al contempo di coordinamento e resistenza , è lo sport più popolare in Italia dove troviamo federazioni sportive di diverso livello, tra cui tanti amatori che lo praticano senza particolari attenzioni. La grande differenza tra un atleta professionista ed uno amatoriale stà nella costanza degli allenamenti e nell’attenzione ai particolari. Così è frequente vedere amatori che si infortunano magari perchè giocano o si allenano una sola volta a settimana. Mentre nel professionismo gli atleti devono essere macchine perfette, quì il contributo del Fisioterapista fà la differenza. Evitare infortuni e recidive si può tradurre in una maggiore longevità atletica sia in ambito amatoriale che professionistico.
Quando l’atleta si accorge di questo il destino del Fisioterapista è segnato. L’atleta non si separa più da esso!
Per questo oggi vediamo sempre più atleti professionisti che si portano dietro esperti in terapia manuale.
Il consiglio per strutturare un buon allenamento in modo da prevenire infortuni ed inutili dispendi energetici, è quello di iniziare con una fase di riscaldamento, dove gradualmente e progressivamente provochiamo una risposta muscolare sempre più importante, da leggere contrazioni arrivando a quelle più intense, focalizzandoci sui distretti che più interessano il tipo di prestazione che sia allenamento o una gara. Dopo la prestazione si procede con la fase di allungamento di tutta la parte muscolare coinvoltadurante la prestazione, così da ottenere una buona elasticità muscolare, che si traduce in esplosività del muscolo-