Questione Stadio, passato un anno restano i soliti problemi

Questione Stadio, passato un anno restano i soliti problemi

Appare ancora lontanissima la soluzione per la gestione dello stadio Quinto Ricci di Aprilia. Dopo un anno di amministrazione comunale di centrodestra, cittadini e tifosi si ritrovano punto e a capo. I tempi per la pubblicazione del bando si sono dilatati al punto che per l’impianto di via Bardi si prospetta una vecchia soluzione: una nuova autorizzazione del comune di piazza Roma, modello stagione appena conclusa, che permise a tre realtà sportive, Centro Sportivo Primavera, Runforever e Akkademy, una co-gestione dello stadio. Formula che all’atto pratico ha permesso lo svolgersi sia degli allenamenti che delle gare domenicali. Queste ultime, lo ricordiamo, a porte chiuse per i noti problemi strutturali relativi all’agibilità della struttura di via Bradi. Dunque rispetto a 12 mesi fa non si sono fatti grandi passi in avanti. E, quando mancano pochi giorni alla ripresa delle attività sportive, il rischio è che certe dinamiche vissute l’estate scorsa, rischiano di ripetersi. Un film già visto? Problemi già noti? Pare proprio di si. Il Centro Sportivo Primavera in diverse occasioni ha già espresso tutto il suo disappunto per la lentezza amministrativa riguardo al Quinto Ricci. La società, che milita in Eccellenza, ambisce alla gestione totale dell’impianto. Lo ha messo nero su bianco più di qualche settimana fa. “Gestione, si leggeva nella nota, pur assicurando di voler tutelare le altre due realtà sportive che hanno finora utilizzato gli spazi dell’impianto di via Bardi”. “Per un anno, hanno affermano i rappresentanti del Primavera, abbiamo atteso invano che sindaco e assessori competenti dicessero qualcosa sullo stadio inagibile. Eppure, nonostante tutti i problemi strutturali, scale di emergenza non in regola, impianto elettrico non a norma, i piloni dei fari di illuminazione notturna privi di collaudo, l’impianto è stato utilizzato per un intero anno da tre società. Ma se malauguratamente dovesse crollare un pilone non omologato o prendere fuoco l’impianto elettrico non a norma e non sarà possibile utilizzare le uscite di emergenza non idonee di chi sarà la responsabilità? Se dovesse accadere una disgrazia a qualche bambino dentro allo stadio, di chi sarà la colpa? Il sindaco aveva promesso di rendere agibile il Quinto Ricci entro dicembre scorso e invece, oggi, la città di Aprilia rischia di ritrovarsi senza stadio. Confidiamo che l’ente comunale mantenga le promesse fatte adottando i provvedimenti necessari e dotando la città di un impianto fruibile a tutti e che non metta a repentaglio la sicurezza degli atleti e del pubblico”. Anche l’Akkademy, per la cronaca, si è detta pronta ad una gestione dell’impianto. Insomma una vicenda intricata che non mostra spiragli. Continuare a disputare gare a porte chiuse non ha senso. Non lo ha per lo sport, per gli atleti e soprattutto non lo ha per i tifosi. Lo sport senza tifosi è uno sport diverso. Su questo non ci sono dubbi. Nel frattempo ad Aprilia, a causa delle note vicende giudiziarie e la caduta del sindaco, è arrivato il commissario prefettizio. Sarà lui a pronunciarsi sulla questione. Gli addetti ai lavori sperano lo faccia nel più breve tempo possibile. La stagione è alle porte.