Roberto Andolfi, una vita dedicata al softbal

Passione, costanza e un rapporto empatico con le atlete. E poi una lista lunghissima di trofei e vittorie. A tutti i livelli. Se c’è un nome in questo momento che non solo per la città di Aprilia ma per il movimento baseball e softabl al femminile che va per la maggiore e sicuramente quello di Roberto Andolfi. “Sono cresciuto nel baseball apriliano che di fatto fu fondato nel 1974 da mio padre Ruggero, racconta coach Andolfi, a due anni ero la mascotte del gruppo apriliano e iniziavo a muovere i primi passi all’interno del diamante. Il mio esordio in questo sport nasce così. Poi subito tifoso del Nettuno dove si giocavano partite già di gran livello”. La passione, anno dopo anno diventa una vera e propria ragione di vita. Nel 1988 il grande salto dal campo alla panchina.

Prospettiva diversa ma stessa passione. Anzi di più. “Iniziai ad allenare e questa è diventata la mia più grande passione. Non ho più passato un giorno senza questo sport”. Roberto Andolfi apriliano doc e maestro vetraio oggi è coach della nazionale femminile di Malta ed è reduce da una prestazione agli europei che ha fatto la storia. 3 vittorie. Le gare del Campionato Europeo di Softball Femminile si sono disputate in Olanda, ad Utrecht. La nazionale di Malta, alla guida del coach apriliano Roberto Andolfi, in questa importante competizione, è riuscita a dominare Bulgaria, Finlandia ed Ungheria (vinta con il punteggio largo di  6-1). Un’ottima prestazione della nazionale maltese che mai era arrivata a conquistare 3 vittorie in una competizione così prestigiosa. La nazionale di softball di Malta ha ottenuto una prestazione impressionante, assicurandosi un record di tre vittorie e salendo al 42° posto su 65 paesi nella classifica globale. Una scalata importante, storica appunto, che porta la firma di uno sportivo apriliano. Allenatore, consulente e sportivo.

Ma anche tante soddisfazioni e tanti riconoscimenti che lo ascrivono tra i più premiati sportivi pontini. Tra il 1974 ed il 2024 decenni di soddisfazioni e vittorie. “Il salto di qualità avviene nel 2000 quando ricevetti la chiamata della Lazio Softbal, racconta coach Andolfi, all’epoca era una grande opportunità. Partiì subito bene con una vittoria del campionato”. Da quel momento una serie di esperienze in giro per lo stivale: Roma, Nettuno, San Remo, Provincia di Brescia solo per citarne alcune. “Nel 2002 un altro grande traguardo, racconta, arriva la chiamata della Nazionale Italiana cadetti e anche in quella occasione, nella stagione 2003, portai a casa il campionato europeo”. Nel 2005 campionato d’Europa per club a Macerata e collaborazione con la federazione spagnola. Nel 2006 la prima esperienza a Malta. “Allenavo una squadra che di fatto rappresentava potremmo dire la nazionale e nel frattempo collaboravo con molte realtà sportive apriliane. Nel 2022 ancora il Nettuno, una stagione esaltante con 17 vittorie su 19 partite. Fu subito promozione al primo anno. Poi Malta secondo tempo”. L’ultima esperienza resterà scritta nella storia. “Devo tutto quello che so a coach Enrico Obletter, un esempio, è stato un giocatore di softball, dirigente sportivo e allenatore di softball australiano naturalizzato italiano. Da lui ho appreso molto, un vero maestro”. Empatia e conoscenza. Questo è il segreto dei successi di Andolfi. “Cerco di empatizzare con le giocatrici, confessa, sono un coach sempre presente dentro e fuori dal campo. Vivo la partita in prima linea senza lasciare nulla al caso. Poi cè la conoscenza di questo sport. Spiego ogni cosa per rendere le giocatrici consapevoli e partecipi. Si crea un’alchimia importante”. Adesso l’obiettivo fissato sono gli europei del 2025, si punterà a portare Malta tra le 12 squadre della fase finale del torneo. “Ringrazio la famiglia per il sostegno e la pazienza, racconta Andolfi, giocare con continuità a questi livelli richiede molti sacrifici e molto tempo sottratto ai miei cari. Poi ringrazio la fortuna”. Andolfi vive a Malta e appena può torna ad Aprilia. Un saluto alla famiglia ed agli amici. Un salto a Nettuno e poi nuovamente il campo. Verso altre partite, verso altri successi.