Lo United Aprilia di Serie B, dopo l’intervista al giovane Campione d’Italia Tiziano Salmeri, è pronta a rendere noto anche l’intervista fatta ad un altro giovane Campione d’Italia, uno dei comfermatissimi del tecnico Cristian Trobiani che ha saputo conquistare un posto fra i titolari in questa Serie B tutta rivoluzionata: ecco a voi Mattia Spinelli. Il classe 1998 è uno dei giovani volti che questa United 2.0 ha voluto riconfermare insieme ad altri giovani come Daniele Barbarisi, uno dei reduci della vittoria dello Scudetto Italiano 2017/2018. Abbiamo voluto sentire alcuni aspetti di questa stagione proprio dal giovane Spinelli che ha risposto ad alcune domande poste dall’addetto stampa.
1. Raccontaci la tua esperienza con lo United Aprilia, dalla prima partita passando per la vittoria dello Scudetto, fino ad arrivare alla Serie B Nazionale.
1. Lo United Aprilia mi ha accolto come una vera famiglia, ed è stata fondamentale, perchè mi ha accompagnato anche in momenti delicati della mia vita come la scomparsa di mio nonno. Due anni fa abbiamo vinto lo Scudetto con merito, ed è stata un’esperienza fantastica perchè essere sul tetto d’Italia è una grande soddisfazione. Lo scorso anno è stato il mio primo anno in Serie B dove ho potuto assaggiare la categoria anche se è stato un po’ difficile trovare spazio, ma sono stato comunque contento per i 2 goal messi a segno. Quest’anno invece, a metà stagione sono già a 9 reti anche grazie al mister che mi sta dando molta fiducia e credo che stia ripagando bene la fiducia a me data.
2. Cosa pensi del mister Cristian Trobiani?
2. Con il mister Cristian abbiamo un rapporto speciale: mi ha trasformato come giocatore e la scelta di restare in questa società, per me, è stata dipesa molto dalla sua figura. Sta facendo un lavoro incredibile perchè siamo un gruppo giovane, inesperto ma non abbiamo paura di niente e di nessuno e lo stiamo dimostrando in campo giornata dopo giornata.
3. Lui ha sempre mostrato una grande fiducia nei tuoi confronti, cosa conta per te averlo come mister nel Nazionale?
3. Per me conta molto perchè sa come prendermi e sa come gestirmi in campo, quindi cerco sempre di seguire le sue direttive e una cosa che lo rende un otttimo mister, secondo me, è che da la possibilità di confrontarsi con lui in tutte le situazioni di gioco.
4. Cosa pensi della società e della squadra di questa stagione?
4. La società, soprattutto in questa stagione, ha visto un totale rinnovamento che ha permesso la riqualificazione di tutta la rosa della Prima Squadra, puntando tutto sui giovani e questa è una grande cosa e bisogna continuare così.
5. Quali sono i tuoi obiettivi personali in questa stagione?
5. Parlando dei miei obiettivi personali in questa stagione possiamo dire che, all’inizio dell’anno non immaginavo che fossi arrivato a mettere a segno 9 reti e che potevamo occupare la terza posizione in questa classifica con questa squadra già a metà stagione, ma spero di continuare a fare alte prestazioni e aiutare in qualsiasi modo la squadra a rimanere lassù cercando di conquistare più punti possibili in questo girone di ritorno.
“E’ riduttivo definirlo semplicemente un giocatore, oserei chiamarlo professionista, sì, posso affermare con certezza che Mattia è un professionista a tutti gli effetti: dentro e fuori dal campo, che riesce a mettere in campo lo spirito vero di un gladiatore.Ha iniziato con me nel lontano 2016 con la prima Under 21 di questa società, un apriliano DOC che è riuscito a mettersi in mostra e, nella stagione successiva 2017/2018 è riuscito, insieme a tutta la mia formazione a conquistare il Tricolore Italiano. Io e Mattia iamo molto legati, ci capiamo con un semplice sguardo e per me è insostituibile!” – queste le parole del tecnico Cristian Trobiani su uno dei suoi giovani atleti.
Marco Olivieri