Intervista di oggi con Marco Petrone, classe ’89, un giocatore d’esperienza. Punto di riferimento importante, dentro e fuori dal campo, anche lui dall’Ecocity Cisterna, Capitano ad interim dello United Aprilia Test fino al rientro di Pacchiarotti.
Resoconto della stagione fino ad oggi, 5 giornate giocate, cosa pensi del percorso fino ad oggi?
“Siamo una squadra molto giovane e il nostro deve essere un percorso di maturazione continua. Eccetto l’AP, credo che avremmo potuto giocarcela alla pari con tutte le altre avversarie. C’è molto da migliorare, ma abbiamo dimostrato di poter far punti e giocarci le nostre possibilità.”
Training e sospensione momentanea del Campionato, come si prepara lo United alla ripresa:
” Rispetto ad altre squadre abbiamo avuto una buona regolarità nel giocare settimanalmente. Adesso siamo costretti a riposarci e dobbiamo essere bravi ad allenarci come se dovessimo scendere in campo ogni sabato. Personalmente è una sosta che mi consente di riprendermi da qualche acciacco di troppo.”
Obiettivo United Aprilia Test e di Cap Petrone:
“Obiettivi personali e societari devono coincidere, sarebbe grave se non fosse così. La nostra è una stagione che deve ancora sbocciare, ma dopo alcune giornate di studio in un girone completamente nuovo, il chiodo fisso deve essere uno soltanto: la nostra salvezza.”
Primo anno nello spogliatoio dello United Aprilia Test:
“Come detto è uno spogliatoio molto giovane, c’è tanto potenziale che deve essere esaltato. Sta a Mister Trobiani, ed a noi più anziani fare in modo che ciò accada. A livello societario posso dire senza dubbio di aver trovato una realtà molto solida, con le idee chiare e con unità davvero difficile da trovare in categorie importanti come questa.”
Come già detto, primo anno in questa nuova società, la squadra ha voluto fortemente te come Capitano, come la stai vivendo?
“Portare la fascia è sempre un orgoglio. Quest’anno, essendo qui da poco, non me lo aspettavo davvero. Spero di ricambiare la fiducia dei miei compagni semplicemente restando me stesso.”
Nicole Nicolasio